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Possono avere gravi effetti negativi sul fegato e causare persino danni epatici.
Alcuni integratori e vitamine molto diffusi vengono spesso consumati per promuovere la salute o aumentare l’energia. Tuttavia, possono avere gravi effetti negativi sul fegato e persino causare danni epatici. Lo riporta il sito web Eating well.
Estratto di tè verde
L’estratto di tè verde è molto apprezzato per le sue proprietà antiossidanti e cardioprotettive. Gli integratori concentrati possono fare più male che bene.
Le capsule di estratto di tè verde possono danneggiare il fegato in dosi elevate. Possono causare reazioni immunitarie e stress ossidativo, con conseguente infiammazione e irritazione del fegato.
È preferibile consumare il tè preparato in infusione, poiché la sua concentrazione è molto più bassa. Se invece si preferiscono gli integratori, è bene evitare di consumarne fino a 300 milligrammi al giorno. Questo è associato a un aumento degli enzimi epatici e a danni.
Vitamina A
Il National Institutes of Health statunitense informa che la vitamina A svolge un ruolo importante per l’immunità, la salute della pelle e la crescita cellulare. Tuttavia, quantità eccessive possono diventare rapidamente tossiche, soprattutto se assunte sotto forma di integratori.
Il più dannoso è il retinolo, la forma attiva della vitamina A, che si trova spesso in dosi elevate negli integratori. A differenza delle vitamine idrosolubili, che vengono facilmente espulse dall’organismo, la vitamina A è una vitamina liposolubile e può accumularsi nel fegato.
È opportuno seguire una dose sicura compresa tra 1.000 e 5.000 UI al giorno ed evitare dosi elevate superiori a 10.000 UI.
Niacina
La niacina, nota anche come vitamina B3, viene spesso assunta per controllare i livelli elevati di colesterolo. Dosi elevate possono avere effetti negativi significativi sul fegato.
Le dosi farmacologiche utilizzate per ridurre il colesterolo (spesso da 1 a 6 g al giorno) possono infiammare il fegato e causare ittero.
Anche gli integratori che contengono 500 mg o più possono aumentare i livelli degli enzimi epatici in alcune persone.
Kava kava
È un integratore a base di erbe derivato dalla radice della pianta Piper methysticum. La kava kava è tradizionalmente utilizzata per rilassarsi, alleviare l’ansia e lo stress e favorire il sonno. Il sollievo dal sonno può essere un effetto collaterale dovuto alla sua azione sedativa che deprime il sistema nervoso centrale.
Tuttavia, può avere effetti gravi sulla salute del fegato e può causare insufficienza epatica.
Il rischio di danni al fegato è ancora più elevato se viene assunto insieme ad alcolici o ad altri composti che possono danneggiare il fegato.
Cohosh nero
Si tratta di un’erba perenne che tradizionalmente viene utilizzata per alleviare i sintomi della menopausa, delle mestruazioni dolorose o di altri problemi.
La pianta ha anche proprietà antinfiammatorie, ha un effetto positivo sulle articolazioni e viene utilizzata come repellente per gli insetti.
L’assunzione di questa pianta può provocare danni al fegato e insufficienza epatica. È meglio utilizzare l’integratore per breve tempo e prestare molta attenzione agli eventuali sintomi che si manifestano.
Sintomi di danno epatico
Se state assumendo uno dei suddetti integratori, è opportuno interrompere immediatamente l’assunzione se notate uno dei seguenti segni:
- itterizia – ingiallimento della pelle o del bianco degli occhi
- urine scure, soprattutto se di colore marrone
- dolore o fastidio all’addome – soprattutto nella parte superiore destra dell’addome
- nausea, vomito o perdita di appetito – se si verificano questi sintomi, consultare immediatamente il medico
- prurito alla pelle: può essere un segno di accumulo di bile o di tossine.
- affaticamento – soprattutto se prolungato
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